Il pavimento industriale è progettato per resistere a condizioni particolarmente gravose, come carichi pesanti, traffico intenso e sostanze chimiche. Ecco una panoramica su come è fatto:

1. Sottofondo

  • Preparazione del sottofondo: La base su cui verrà posato il pavimento deve essere solida e stabile. Viene generalmente costituita da uno strato di ghiaia o pietrisco compattato, seguito da uno strato di cemento armato per garantire una superficie stabile.
  • Barriera al vapore: In alcuni casi, si applica un foglio di plastica (membrana) per prevenire l’umidità risalente dal sottofondo, che potrebbe danneggiare il pavimento.

2. Strato di Usura

  • Calcestruzzo: Il pavimento industriale è tipicamente realizzato in calcestruzzo, un materiale che offre un’alta resistenza meccanica. Lo spessore dello strato varia a seconda dell’uso previsto, ma generalmente si aggira tra i 10 e i 15 cm.
  • Additivi: A volte vengono aggiunti additivi al calcestruzzo per migliorarne la resistenza, la durabilità, o per conferirgli caratteristiche specifiche, come la resistenza chimica.
  • Armatura: Spesso viene inclusa un’armatura in acciaio (reti o barre) per migliorare la resistenza del pavimento alle sollecitazioni meccaniche.

3. Finitura Superficiale

  • Lisciatura: Una volta posato, il calcestruzzo viene lisciato con una macchina frattazzatrice per ottenere una superficie liscia e uniforme.
  • Indurenti superficiali: Vengono spesso applicati indurenti chimici, come il quarzo o altri materiali resistenti all’abrasione, che vengono spolverati sulla superficie e integrati con il calcestruzzo durante la fase di frattazzatura.
  • Trattamenti superficiali: Alcuni pavimenti industriali ricevono trattamenti aggiuntivi come la lucidatura o la resinatura, per migliorare ulteriormente la resistenza all’usura, alle sostanze chimiche o per motivi estetici.

4. Giunti

  • Giunti di dilatazione: Per evitare che le crepe causate dalle variazioni di temperatura si estendano, si realizzano dei giunti di dilatazione a intervalli regolari.
  • Giunti di costruzione: Questi giunti sono posizionati tra diverse sezioni del pavimento per permettere la movimentazione e assestamento differenziale delle varie parti.

5. Rivestimenti Speciali

  • Resine: In ambienti dove è richiesta una particolare resistenza chimica o igiene, il pavimento in calcestruzzo può essere rivestito con resine epossidiche o poliuretaniche.
  • Materiali anti-scivolo: In alcuni casi si applicano rivestimenti antiscivolo, come vernici o resine con aggregati, per migliorare la sicurezza sul lavoro.

6. Manutenzione e Cure

  • Sigillatura: Dopo la realizzazione, il pavimento può essere sigillato con prodotti specifici per prevenire l’assorbimento di sostanze nocive e facilitarne la pulizia.
  • Cura e manutenzione: La manutenzione regolare è fondamentale per preservare le caratteristiche del pavimento, riducendo l’usura e prevenendo danni. Questo include la pulizia, il controllo delle crepe e, se necessario, la riparazione dei giunti.

Un pavimento industriale ben progettato e realizzato è in grado di durare molti anni, garantendo prestazioni elevate anche in condizioni operative severe.

 

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